LA RIFORMA DEL LAVORO SPORTIVO DOPO IL DECRETO “MILLEPROROGHE”
La conversione in Legge del Decreto “Milleproroghe” (D.L. 198/2022) ha confermato che la Riforma del Lavoro Sportivo entrerà in vigore dal 1° luglio 2023.
Il Decreto suddetto ha precisato quanto segue:
Per i lavoratori sportivi dell’area del dilettantismo che nel periodo d’imposta 2023 percepiscono compensi di cui all’articolo 67, comma 1, lettera m), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nonché compensi assoggettati ad imposta ai sensi dell’articolo 36, comma 6, del presente decreto, l’ammontare escluso dalla base imponibile ai fini fiscali per il medesimo periodo d’imposta non può superare l’importo complessivo di euro 15.000“
In altre parole, nel periodo 01/01/2023 – 31/12/2023 la soglia di ESENZIONE FISCALE complessiva è pari a 15.000 euro.
Ne deriva che un lavoratore sportivo, che fino al 30.06.2023 abbia percepito compensi per 10.000 euro, potrà percepire al massimo altri 5.000 euro fiscalmente esenti fino alla fine dell’anno.
Come noto, però, la Riforma prevede che per i compensi superiori a 5.000 euro scatti l’obbligo di CONTRIBUZIONE PREVIDENZIALE INPS.
Considerato il silenzio del Decreto “Milleproroghe” sul punto, non è ancora chiaro come calcolare la soglia di esenzione contributiva previdenziale di 5.000 euro considerato che la Riforma del Lavoro Sportivo entrerà in vigore in corso d’anno (1° luglio 2023). Ad oggi si può solo ipotizzare che la soglia di esenzione contributiva previdenziale di 5.000 euro possa essere calcolata partendo da zero a far data dal 1° luglio 2023 e non considerando i compensi percepiti precedentemente.
In partica, secondo tale ipotesi, un lavoratore sportivo che fino al 30 giugno 2023 abbia percepito 10.000 euro non pagherà nulla né a titolo di contributi previdenziali né a titolo di imposte sul reddito e avrà diritto a percepire ulteriori 5.000 euro, dal 1° luglio 2023 alla fine dell’anno, esenti sia dal punto di vista fiscale che contributivo.
Sul punto si attende un chiarimento ufficiale, essendo quindi raccomandata la massima prudenza.
Infine, resta ancora dubbio l’obbligo di assoggettamento INAIL per i compensi dei lavoratori sportivi fino a 5.000 euro.